Breve Riepilogo
Questo video spiega l'elisione e il troncamento nella fonetica sintattica italiana. L'elisione è la caduta dell'ultima vocale di una parola davanti a un'altra che inizia per vocale, mentre il troncamento è la caduta dell'ultima parte di una parola (vocale o sillaba) e può avvenire anche davanti a consonanti (con alcune eccezioni).
- L'elisione si verifica comunemente con articoli e preposizioni.
- Il troncamento può essere vocalico o sillabico e ha regole specifiche per l'uso dell'apostrofo.
Elisione: Definizione ed Esempi Comuni
L'elisione è definita come la caduta dell'ultima vocale di una parola quando precede un'altra parola che inizia per vocale. Questo fenomeno è frequente con articoli come "una" (che diventa "un'" davanti a parole come "automobile") e con preposizioni articolate come "dello" e "della" (che diventano "nell'" e "dell'"). L'elisione si verifica anche con aggettivi al singolare, ma è rara con l'articolo plurale "gli" (come in "gl'italiani"). L'articolo femminile plurale "le" non subisce mai elisione. Un altro esempio comune è l'elisione della preposizione "di" (come in "d'inverno" o "d'animo"). La preposizione articolata "da" non prevede elisione. L'apostrofo è il segno grafico che indica l'elisione.
Troncamento: Tipi e Regole
Il troncamento è la caduta dell'ultima parte di una parola e può essere vocalico (caduta solo della vocale finale) o sillabico (caduta di un'intera sillaba). A differenza dell'elisione, il troncamento può avvenire anche davanti a parole che iniziano per consonante, ad eccezione di quelle che iniziano con "s impura" (s seguita da consonante), "gn", "ps", "z" o "x". Per il troncamento, la vocale finale della parola deve essere atona (non accentata) e preceduta da "l", "r" o "n" (es. "cavaldonato", "suor Teresa", "nessun amico").
Uso dell'Apostrofo nel Troncamento
Generalmente, il troncamento non richiede un segno grafico, ma in alcuni casi si usa l'apostrofo. L'esempio più comune è "po'" per "poco", dove l'apostrofo indica la caduta della sillaba "co". È importante non accentare "po'", poiché l'apostrofo indica il troncamento. Un altro caso è l'uso dell'apostrofo negli imperativi di alcuni verbi come "dire" e "fare" (es. "fa'" per "fai"), dove l'apostrofo indica la caduta dell'ultima vocale.