Breve Sommario
Il video esplora le motivazioni e le conseguenze delle grandi scoperte geografiche, con un focus particolare sul ruolo del Portogallo e della Spagna. Vengono analizzate le ragioni economiche, politiche e tecnologiche che spinsero gli europei a cercare nuove rotte commerciali, culminando nella scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo e nella circumnavigazione dell'Africa da parte dei portoghesi.
- Il Mediterraneo perde importanza a causa della pirateria e dell'ascesa dell'Impero Ottomano.
- Il Portogallo e la Spagna cercano nuove rotte commerciali verso l'Oriente.
- La scoperta dell'America porta a un confronto con nuove culture e religioni.
Intro [0:00]
Il video introduce il tema delle grandi scoperte geografiche del XV e XVI secolo, spiegando come il Mediterraneo perse la sua centralità nei traffici europei a causa dell'aumento della pirateria e della crescente instabilità politica. Questo spinse le potenze europee a cercare nuove rotte commerciali verso l'Oriente, aprendo la stagione delle esplorazioni oceaniche e culminando nella scoperta dell'America nel 1492.
Chi sono (e cosa faccio qui) [1:50]
L'autore si presenta come insegnante di storia e filosofia che utilizza il canale per spiegare argomenti del triennio delle scuole superiori. Il video odierno si concentra su un periodo storico cruciale, il passaggio dal Medioevo all'età moderna, segnato dalla scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo. Questo evento portò gli europei a confrontarsi con nuove culture e realtà geografiche, influenzando profondamente il loro modo di pensare e vedere il mondo.
Alla ricerca di nuove rotte [2:41]
Gli europei iniziarono a esplorare il mondo per ragioni commerciali ed economiche. Le città italiane, come Venezia e Genova, avevano dominato i traffici nel Mediterraneo, ma le rotte divennero più complesse e pericolose. I genovesi tentarono di navigare oltre lo stretto di Gibilterra, ma l'Oceano Atlantico era più difficile da navigare rispetto al Mediterraneo. L'Impero Ottomano divenne una minaccia a oriente, rendendo difficile il commercio nel Mediterraneo e spingendo gli europei a cercare una rotta alternativa circumnavigando l'Africa.
L'Africa e i portoghesi [9:10]
L'idea era di circumnavigare l'Africa per raggiungere l'Oriente, anche se all'epoca non era ben chiara la grandezza del continente africano. Gli europei conoscevano soprattutto il Nord Africa, ma l'Africa subsahariana era in gran parte ignota. Tuttavia, sapevano che c'erano ricchezze come l'oro e schiavi. Il Portogallo fu il primo paese a lanciarsi in questi tentativi, grazie alla sua posizione geografica favorevole e all'impulso di figure come Enrico il Navigatore.
Le basi portoghesi [16:44]
Nel loro percorso verso sud, i portoghesi occuparono territori come le Azzorre e Madeira, dove impiantarono piantagioni di canna da zucchero e utilizzarono schiavi neri. Lungo la costa africana, fondarono avamposti e porti per il rifornimento delle navi e il commercio con le tribù locali, concentrandosi soprattutto sulla tratta degli schiavi e sulla ricerca dell'oro.
Colombo e i portoghesi [18:28]
Cristoforo Colombo, un marinaio genovese, propose al re del Portogallo un progetto alternativo per raggiungere l'Oriente: navigare verso occidente, facendo il giro della Terra. Colombo era convinto che la Terra fosse rotonda e che questa via fosse più breve. Tuttavia, il re portoghese rifiutò la proposta, ritenendo che i portoghesi fossero vicini a raggiungere l'Oriente circumnavigando l'Africa e considerando il viaggio di Colombo troppo rischioso. Colombo aveva anche sottostimato le dimensioni della Terra, il che rendeva il suo progetto irrealistico.
Il viaggio di Colombo [25:14]
Colombo si presentò alla corte spagnola, ottenendo il sostegno della regina Isabella di Castiglia. Partì da Palos nel 1492 con tre caravelle: la Niña, la Pinta e la Santa Maria. Dopo 36 giorni di navigazione, raggiunse le Bahamas, in America Centrale. Colombo esplorò anche Haiti e Cuba, convinto di essere arrivato vicino al Giappone.
La fine di Colombo [28:36]
Colombo tornò in Spagna e compì altri tre viaggi verso le Americhe, ma non trovò le ricchezze sperate. Fu accusato di aver amministrato male la colonia e finì anche in carcere. Morì dimenticato nel 1506, anche se le sue esplorazioni aprirono la strada a nuove scoperte.
Il Trattato di Tordesillas [31:32]
Dopo il ritorno di Colombo, la notizia della scoperta di una nuova rotta si diffuse in Europa. Per evitare conflitti, Spagna e Portogallo negoziarono il Trattato di Tordesillas nel 1494, con la mediazione del papa Alessandro VI. Il trattato stabiliva una linea di demarcazione (raya) a 370 leghe a ovest delle isole di Capo Verde: le terre a est della linea sarebbero state appannaggio del Portogallo, quelle a ovest della Spagna. Questo spiega perché il Brasile fu colonizzato dai portoghesi, mentre il resto dell'America Latina dagli spagnoli.
Le imprese dei portoghesi [35:46]
I portoghesi continuarono le loro esplorazioni. Bartolomeo Diaz raggiunse il Capo di Buona Speranza nel 1487, e Vasco da Gama arrivò in India nel 1497, aprendo una rotta marittima verso l'Oriente. Nel 1500, Pedro Cabral scoprì il Brasile, che divenne una colonia portoghese.
Altri europei e Magellano [38:03]
Amerigo Vespucci esplorò il continente sudamericano e si rese conto che non si trattava dell'Oriente, ma di un nuovo continente, che prese il nome di America. Anche Inghilterra e Francia tentarono di esplorare le nuove terre, nonostante il Trattato di Tordesillas. Giovanni e Sebastiano Caboto esplorarono le coste del Nord America per conto dell'Inghilterra, mentre Giovanni da Verrazzano esplorò la parte settentrionale del continente per la Francia. Ferdinando Magellano, un navigatore portoghese al servizio della Spagna, intraprese la circumnavigazione del globo, anche se morì durante il viaggio.
Conclusione [44:07]
Le grandi esplorazioni geografiche aprirono l'Europa a un mondo nuovo, influenzando la cultura, la filosofia e la religione. Inglesi e olandesi soppiantarono gradualmente i portoghesi nel controllo delle rotte commerciali verso l'Oriente.
