Breve Sommario
Andrea Lombardi discute vari argomenti, tra cui la polemica con l' "avvocato dell'atomo" Luca Romano, le dichiarazioni di Belen Rodriguez sulla violenza, l'addio ai social di Roberto Burioni e le implicazioni politiche della giustizia in Italia, con un focus sul Ponte sullo Stretto di Messina. Analizza anche le dinamiche della corsa al riarmo nucleare e le strategie di Donald Trump in relazione ai test nucleari, sottolineando la disparità tra la percezione mediatica e la realtà dei fatti.
- Polemica con l' "avvocato dell'atomo" e la sua reazione infantile.
- Riflessioni sulle dichiarazioni di Belen Rodriguez riguardo alla violenza e il femminismo.
- Analisi dell'addio ai social di Roberto Burioni e le sue motivazioni di marketing.
- Critica alla giustizia italiana e al dibattito sul Ponte sullo Stretto di Messina.
- Discussione sulla corsa al riarmo nucleare e le strategie di Donald Trump.
Sigla [0:00]
Breve introduzione musicale.
Puntata [3:05]
Andrea Lombardi introduce la puntata, ringraziando gli ascoltatori e menzionando l'uscita della puntata di Halloween del "Trio". Invita il pubblico a recuperare la puntata speciale e ringrazia alcuni membri della community per il loro supporto. Lombardi scherza sulla difficoltà di parlare a causa di un'infiammazione alla gola e ironizza sul costo elevato del suo microfono.
Lombardi introduce una nota di colore, riferendosi alle critiche mosse all' "avvocato dell'atomo", spiegando che quest'ultimo non cerca la verità ma difende delle posizioni per ruolo. Dopo essere stato criticato per incompetenza sulle armi, l'avvocato ha risposto con insulti personali anziché argomentazioni. Lombardi sottolinea come questa reazione riveli l'ignoranza e la mancanza di valore intellettuale di tali personaggi, che si rifugiano in insulti quando messi alle strette.
Lombardi passa a commentare le dichiarazioni di Belen Rodriguez riguardo alla violenza sui suoi fidanzati. Critica la reazione scandalizzata di molti, sostenendo che non si combattono le "psicotiche femministe pazze" con altrettanta idiozia. Lombardi afferma che la violenza non è uguale per tutti, poiché un uomo medio potrebbe facilmente sopraffare una donna, anche se si tratta di Belen.
Successivamente, Lombardi affronta la questione dell'addio ai social di Roberto Burioni. Burioni ha dichiarato di essere stanco di essere utilizzato come "sputacchiera" e di non sopportare più gli insulti. Lombardi critica l'atteggiamento di Burioni, sottolineando come la sua preoccupazione principale sembri essere l'opinione che i suoi studenti e colleghi potrebbero avere di lui, piuttosto che l'insulto in sé. Lombardi rivela che Burioni ha intenzione di passare a Substack, offrendo contenuti a pagamento, suggerendo che il suo addio ai social sia in realtà una strategia di marketing.
Lombardi sposta l'attenzione sulla politica italiana, descrivendola come "fuori controllo". Afferma che in Italia a governare veramente sono i giudici, che bloccano le iniziative del governo. Lombardi critica il dibattito sul Ponte sullo Stretto di Messina, definendolo "assolutamente necessario" e lamentando come se ne parli da decenni senza che si sia mai fatto nulla di concreto.
Lombardi menziona come la Corte dei Conti abbia espresso parere negativo sul contratto per la costruzione del ponte, citando violazioni delle norme europee e mancanza di coperture economiche. Lombardi riporta le dichiarazioni di Giorgia Meloni, che ha definito l'atto della Corte dei Conti come un'invasione della giurisdizione sulle scelte del governo e del Parlamento.
Infine, Lombardi affronta la questione della nuclearizzazione del mondo, partendo dall'annuncio di Mosca del test del Poseidon, un drone marittimo con capacità nucleare. Lombardi critica la stampa italiana per aver mistificato le dichiarazioni di Donald Trump riguardo al riavvio dei test nucleari. Lombardi spiega che Trump ha semplicemente chiesto al Pentagono di iniziare a testare armi nucleari in parità con Russia e Cina, e non di riprendere i test di bombe nucleari. Lombardi sottolinea come la Russia abbia sviluppato sistemi d'arma avanzati che gli Stati Uniti non possiedono, e che Trump stia cercando di colmare questo divario. Lombardi conclude spiegando che la NATO rischia di perdere una guerra convenzionale con la Russia e che è necessario un equilibrio anche sul piano nucleare tattico per evitare un'escalation incontrollata.