The Science of Hamstring Flexibility – Anatomy & Training Techniques

The Science of Hamstring Flexibility – Anatomy & Training Techniques

Breve Riepilogo

Questo video di YOGABODY spiega come migliorare la flessibilità dei muscoli posteriori della coscia attraverso la scienza dello stretching. Sfata i miti comuni sulla rigidità dei muscoli posteriori della coscia e introduce tecniche basate sulla fisiologia dell'esercizio e sull'esperienza dello yoga. Il video si concentra su tre principi chiave: rilassamento passivo ("wet noodle"), respirazione per rilassare il riflesso miotatico e mantenimento della posizione per un tempo sufficiente (2-5 minuti) per favorire la sarcomerogenesi.

  • Rilassamento passivo dei muscoli
  • Respirazione per ridurre il riflesso miotatico
  • Tempo di mantenimento della posizione per favorire la sarcomerogenesi

Muscoli posteriori della coscia tesi [0:00]

Il video inizia sfatando l'idea che la difficoltà a toccare le dita dei piedi sia dovuta alla debolezza dei muscoli posteriori della coscia o esclusivamente a fattori neurologici. Lucas sottolinea che lo stretching è essenziale per sbloccare questi muscoli e che la flessibilità è spesso trascurata. Introduce il concetto di "scienza dello stretching", un sistema basato sulla fisiologia dell'esercizio e sull'esperienza dello yoga, promettendo di rivelare tecniche efficaci per migliorare la flessibilità.

Anatomia dei muscoli posteriori della coscia [1:13]

Lucas descrive l'anatomia dei muscoli posteriori della coscia, che si attaccano alla base del bacino (tuberosità ischiatica) e si estendono lungo la parte posteriore della gamba, attraversando sia l'articolazione dell'anca che quella del ginocchio. Spiega che i muscoli posteriori della coscia sono coinvolti nella flessione del ginocchio, nell'estensione dell'anca, nell'inclinazione pelvica posteriore e nelle rotazioni dell'anca. Identifica i tre muscoli principali: bicipite femorale, semimembranoso e semitendinoso, sottolineando che la rigidità durante la flessione in avanti è spesso una combinazione del coinvolgimento di questi muscoli.

Anatomia dello stretching [2:57]

Il video spiega il ruolo del sistema nervoso nello stretching. Descrive il fuso neuromuscolare, un organo sensoriale all'interno delle fibre muscolari che rileva l'allungamento eccessivo o troppo rapido. Questo fuso invia un segnale al midollo spinale, provocando una contrazione muscolare riflessa (riflesso miotatico) che ostacola l'allungamento. Lucas spiega come la respirazione e la ripetizione possono attenuare questo riflesso. Inoltre, discute la sarcomerogenesi, il processo di creazione di nuovi sarcomeri (unità contrattili) in serie all'interno delle fibre muscolari, che porta a un aumento della lunghezza muscolare.

Posa della bambola di pezza [5:27]

Lucas guida gli spettatori attraverso la posa della bambola di pezza (Ragdoll), una semplice piega in avanti supportata. Utilizzando uno sgabello o una sedia come supporto, invita a posizionare i piedi alla larghezza delle anche, ammorbidire le ginocchia e appoggiare gli avambracci sul supporto, rilassando la testa.

Scienza dello stretching [5:50]

Lucas introduce i principi della scienza dello stretching, sottolineando che lo stretching passivo è il metodo più efficace per aumentare la flessibilità. Descrive il concetto di "pasta bagnata", incoraggiando il rilassamento completo dei muscoli durante lo stretching, in contrasto con la contrazione muscolare utilizzata per sviluppare la forza.

Spaghetto stracotto [6:08]

Lucas utilizza l'analogia dello "spaghetto stracotto" per illustrare il concetto di rilassamento completo durante lo stretching passivo. L'obiettivo è di rilassare il corpo il più possibile.

Respirare per rilassarsi [7:04]

Viene presentata una tecnica di respirazione specifica: inspirare dal naso contando fino a quattro ed espirare dalla bocca contando fino a otto. Questa tecnica aiuta a smorzare il riflesso miotatico, permettendo ai muscoli di rilassarsi più profondamente durante lo stretching.

Tempo sotto tensione passiva [8:07]

Lucas spiega l'importanza di mantenere le posizioni di stretching per un periodo di tempo sufficiente, idealmente tra 2 e 5 minuti. Questo tempo prolungato è necessario per stimolare la sarcomerogenesi e ottenere cambiamenti significativi nella flessibilità muscolare. Conclude guidando gli spettatori fuori dalla posa della bambola di pezza e riassumendo i due tipi di guadagni di flessibilità: miglioramenti immediati dovuti al rilassamento del sistema nervoso e guadagni a lungo termine dovuti alla sarcomerogenesi.

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Date: 8/30/2025 Source: www.youtube.com
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